Outdoor Education: un nuovo modo di formare! 

09.05.2020

Dalla scuola in fattoria alla pianificazione del verde pubblico sostenibile.

** in foto alcune delle attività dell'OUTDOOR EDUCATION
** in foto alcune delle attività dell'OUTDOOR EDUCATION


Gli ultimi dati dell'OMS hanno delineato il quadro generale di un'infanzia e di una adolescenza sempre più fragile, con problemi di sovrappeso e obesità, quest’ultima, soggetta ad un aumento di vulnerabilità dell'umore, causata dalle poche opportunità di stare all'aperto e a contatto con altri.

Anche l'indagine OCSE PISA del 2018 ha sottolineato come l'attuale sistema scolastico, in cui prevale il modello tradizionale, non sia in grado di raggiungere i risultati sperati.

In questo periodo si sente sempre più parlare di OUTDOOR EDUCATION. Ci siamo mai chiesti cosa sia e che cosa riguarda ?

L'Outdoor Education nasce nel Nord Europa ed è un approccio educativo e pedagogico sperimentale che si basa sulla centralità riconosciuta all'ambiente esterno come luogo privilegiato per lo sviluppo psicofisico del bambino.

Questo nuovo tipo di formazione è caratterizzato da attività ed esperienze basate su percorsi e attività creative e multisensoriali, offrendo numerose occasioni di sperimentazione, conoscenza e apprendimento e favorendo allo stesso tempo lo sviluppo delle capacità di problem solving e autoregolazione

Favorisce, inoltre, la riduzione dei comportamenti antisociali, molto diffusi nei contesti scolastici.

Attualmente, una delle tendenze a cui stiamo assistendo è la riscoperta del concetto di natura nell'educazione, sia per quanto riguarda l'infanzia, sia per quanto riguarda altre aree del sociale come la disabilità e la terza età.

Perché non facilitare l'incontro e la fusione tra fattorie didattiche, agriturismi, scuola ed enti pubblici? Cibo, cultura e identità farebbero da sfondo a questo importante progetto, promuovendo anche una corretta educazione ambientale e alimentare.

Outdoor Education lascia da parte l'idea che l'unico luogo di apprendimento sia l'aula e il " dentro " e il " fuori " diventano un'unica cosa.

Adibire fattorie e agriturismi come se fossero scuole: una visuale a 360°. Dall'alternarsi delle stagioni, alla semina e alla raccolta, alla botanica e al contatto diretto con gli animali per finire all'approccio alla pedagogia del rischio.

Anche le istituzioni devo fare la loro parte.

E se destinassimo parte del verde pubblico ad una pianificazione sostenibile, come orti, giardini botanici e percorsi sensoriali ?

Il tema del verde pubblico deve essere affrontato in modo sistematico e le amministrazioni comunali devono poter contare su risorse e strumenti tecnici idonei per una corretta pianificazione, progettazione, gestione e fruizione degli spazi verdi al fine di massimizzarne i numerosi benefici ambientali minimizzando i rischi.


Abbiamo il diritto e il dovere di rimettere al centro il benessere dell'infanzia e dell'adolescenza di qualsiasi politica educativa volta a promuovere l’apprendimento.

** in foto i percorsi sensoriali
** in foto i percorsi sensoriali
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