Il decalogo della COMUNICAZIONE in tempo di crisi

29.05.2020

Comunicare con trasparenza, ora più che mai. 

ASCOLTARE IN MODO PROFONDO. 

Quando si è coinvolti in situazioni poco piacevoli, il primo passo è l'ascolto profondo delle persone coinvolte. 

Che cosa pensano? 

Capire il pubblico di riferimento è fondamentale per mettersi sulla sua stessa frequenza.

VALUTARE. 

Esaminare sempre la situazione in cui si è coinvolti: entità del danno, responsabilità, possibili sviluppi e rischi. 

COMUNICARE. 

Errori fatali sono l'immobilismo e il silenzio. Anche non comunicare equivale a comunicare, ma trasmette un messaggio di debolezza o inadeguatezza. 

DARE UN DESTINO COMUNE.

Ascoltare attentamente il pubblico fa capire le sue aspettative. Ciò permette di individuare una meta finale da raggiungere, insieme. 

AVERE UN PIANO.

In un tempo di crisi, occorre avere un piano d'azione. Bisogna evitare l'improvvisazione e il panico. 

SCEGLIERE UN PORTAVOCE. 

In caso di crisi, deve parlare uno e solo uno. Quest'ultimo deve avere un ruolo e un'autorità riconosciuta. 

PUNTARE SULLE EMOZIONI. 

Il pubblico va orientato e il vero leader è colui che si prende la responsabilità di farlo.

Bisogna puntare su emozioni ed essere empatici. 

DARE CONTINUITÀ ALLE COMUNICAZIONI.

Comunicare con continuità e costanza è un segnale forte.

SCEGLIERE LE PAROLE. 

Sulla scelta delle parole si gioca molto, forse fin troppo. 

Usare parole per motivare rispetto al futuro: si possono fare delle previsioni ma nessuno ha delle certezze. Pertanto, bisogna dare  delle prospettive.

Attenzione all'uso di termini con un forte impatto morale e psicologico. 

ALZARE LA POSTA. 

Una crisi può rilevarsi un'ottima occasione per chi non è al potere. 

Una strategia politica ed elettorale. 

© 2020 Blog di Lorenzo Attivissimo. Tutti i diritti riservati.
Creato con Webnode
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia